Gastroenterite

Che cos’è
La gastroenterite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco e dell’intestino che causa anoressia, nausea, vomito, diarrea e disturbi addominali.
Cause
Nella maggior parte dei casi le gastroenteriti sono causate da microbi, più frequentemente di tipo virale (Rotavirus, Adenovirus, Calicivirus, Astrovirus) e meno frequentemente di tipo batterico (Salmonella o altri batteri come particolari tipi di Escherichia coli, Yersinia enterocolitica, Campilobacter jeunj, Shigella).
Le infezioni batteriche sono più frequenti nel periodo estivo e spesso sono dovute a intossicazioni alimentari (ingestione di cibi o bevande contaminate da microbi).
Le gastroenteriti virali, soprattutto da Rotavirus, sono più frequenti nel periodo invernale, sono molto contagiose e possono provocare delle vere e proprie epidemie (scuole, famiglie, quartieri: bambini in età scolare, per esempio, possono infettare altri membri della famiglia, che trasmettono la malattia ai vicini e cosí via).
Altre cause di gastroenterite possono essere: avvelenamento alimentare (es. funghi non commestibili), intolleranze/allergie alimentari, alterazione della flora batterica intestinale (es. antibiotici, drastici cambiamenti di alimentazione, malattia).
Sintomi
I sintomi tipici della gastroenterite sono diarrea (feci particolarmente molli o acquose) e vomito, accompagnati da dolori e crampi addominali, febbre, inappetenza, mal di testa ed estrema debolezza. Nelle gastroenteriti batteriche si può avere anche presenza di muco e/o sangue nelle feci.
In genere una gastroenterite acuta, non grave, dura in media dai 3 ai 5 giorni anche se i disturbi “minori” (perdita di appetito, dolori addominali e alterazioni dell’alvo) possono durare più a lungo (anche 10 giorni).
Trasmissione
La principale via di trasmissione della gastroenterite è quella orofecale: i virus sono spesso trasmessi sulle mani non lavate. Il contagio può avvenire attraverso un contatto stretto con persone infette, dividendo il cibo, una bevanda o utensili da cucina, attraverso le goccioline di saliva, tramite la tosse o gli starnuti, oppure ingerendo cibi o bevande contaminati.
Le persone che non presentano più i sintomi, possono essere comunque contagiose, visto che il virus può essere trovato nelle loro feci fino a due settimane dopo la guarigione. Inoltre, alcune persone possono infettarsi senza sviluppare sintomi, aumentando così il pericolo di contagio.
Rischi delle gastroenteriti
Gli attacchi ripetuti di diarrea e/o vomito, possono causare la perdita di notevoli quantità di liquidi e sali minerali, con conseguente disidratazione che può portare, nei casi più gravi, a shock.
Il pericolo è maggiore per i bambini al di sotto dei 18 mesi, per gli anziani e per le persone con un sistema immunitario debole. È molto importante saper riconoscere la presenza di disidratazione, i cui sintomi sono: sete eccessiva, lingua e bocca asciutte, poca urina o urina giallo scuro, grave debolezza o letargia, giramenti di testa, nei bambini fontanella depressa ed occhi infossati.
Trattamento
Normalmente non si ricorre all’uso di farmaci per il controllo di diarrea e vomito, a meno che non siano prescritti dal medico. Nausea e vomito sono meccanismi di difesa attraverso cui il nostro organismo cerca di espellere gli "aggressori".
L’uso di farmaci antidiarroici e/o antiemetici, comporterebbe una maggiore permanenza dei microrganismi patogeni all’interno dell’organismo, e quindi una maggiore durata della malattia. Nelle gastroenteriti batteriche, l’uso di antibiotici, alterando la flora batterica intestinale, potrebbe peggiorare la diarrea.
La terapia fondamentale è rappresentata dalla reidratazione orale, cioè dalla re-introduzione dei liquidi e dei sali minerali persi. A tale scopo si utilizzano delle apposite soluzioni reidratanti acquistabili in farmacia. La soluzione deve essere somministrata in piccole quantità ma frequentemente. Nei casi più lievi può essere sufficiente bere bevande quali camomilla o thè con limone e zucchero, meglio se a temperatura ambiente.
Alimentazione
Utili accorgimenti per alleviare i sintomi sono:
  • in caso di vomito digiunare per qualche ora;
  • bere piccole quantità di liquidi chiari o succhiare pezzi di ghiaccio se il vomito permane un problema;
  • assumere fermenti lattici per ristabilire la flora intestinale;
  • reintrodurre gradualmente i cibi, partendo da quelli più digeribili e che favoriscono la formazione di feci solide come pane tostato, brodo, patate, riso, carni magre, mele e banane;
  • evitare: prodotti caseari, alimenti ricchi di grassi e zuccheri semplici, caffeina, alcool, succhi di frutta (possono aggravare la diarrea).

Prevenzione
La gastroenterite virale si può evitare seguendo le più elementari norme igieniche: lavare le mani dopo aver usato il bagno o dopo aver cambiato i pannolini e, comunque, sempre prima di mangiare; non ingerire cibi o bevande che possono essere stati contaminati; disinfettare le superfici contaminate; lavare a 60°C vestiti contaminati da vomito o feci; insegnare ai bambini a non mettere gli oggetti in bocca.